I peggiori bombardamenti:
dal 16 al 18 marzo 1938

Due del pomeriggio. Diversi isolati dell’Eixample sono oscurati dal fumo. Una decina di facciate della Gran Via tra Balmes e Passeig de Gracia sono distrutte. Sangue, rottami, detriti, distruzione.

Il giorno prima, il 16 marzo – alle due del pomeriggio –, quasi due anni dopo l’inizio della guerra, la strategia era improvvisamente cambiata: si trattava di terrorizzare la popolazione civile e demoralizzarla.

Tra il 16 e il 18 marzo si registrarono 19 sirene di allarme nel corso di 43 terribili ore, con incursioni e bombardamenti costanti dei Savoia-Marchetti S81 e S79 dell'Aviazione legionaria delle Baleari, che andavano e tornavano da Maiorca.

Osservate la distruzione della città in Barcellona: tempo di bombe.

La bomba che cadde il 17 marzo 1938 alle due del pomeriggio su un camion che trasportava esplosivifu quella che provocò più danni in tutta la Guerra Civile a Barcellona. Sollevò una colonna di fumo di circa 250 metri e gli stessi piloti rimasero talmente sorpresi che scattarono varie foto per documentare l’episodio, credendo di trasportare inconsapevolmente qualche nuovo tipo di bomba.

[Foto aeree: Centre d'Història Contemporània de Catalunya]

Non si saprà mai esattamente quante vittime provocò quella bomba, perché alcune, letteralmente, si disintegrarono: si parla di 500. Noi ne abbiamo contate 971 nella banca dati delle vittime, tra il 16 di marzo e il 23 aprile 1938, quando ci fu il successivo bombardamento con vittime mortali, perché molte persone scomparse o ferite non vennero registrate se non giorni o settimane più tardi.

Leggi le storie di alcune delle vittime di questo bombardamento

Bombardamento della Gran Via all’incrocio con Balmes.

[Foto: Carlos Pérez de Rozas, Arxiu Fotogràfic de Barcelona]

In un evento senza precedenti in qualsiasi conflitto armato in Europa, il regime fascista di Mussolini ordinò un’intensificazione del conflitto di grande portata contro Barcellona.

"Cominciare questa notte un’azione violenta su Barcellona con bombardamenti continui."

[Archivio militare dell'Aeronautica italiana, Roma]

Non è chiaro chi prese l’iniziativa. In ogni caso, le proteste internazionali furono di tal clamore che Franco stesso a reclamare a Mussolini di porre fine a quella devastazione.

"Urgentissimo. Generalissimo ordina sospendere bombardamenti Barcellona. Ho trasmesso l’informazione alle autorità superiori."

[Archivio militare dell’Aeronautica italiana, Roma]

In quei giorni numerose zone della città furono colpite dalle bombe. Potete leggere dei resoconti di questi bombardamenti nei libri di Villarroya, Albertí e Contel.

Verificate se il vostro quartiere fu colpito nella mappa delle bombe e dei rifug.

Nel suo studio, Villarroya include il rapporto dell’Aviazione legionaria delle Baleari sul bombardamento della Gran Via e le reazioni internazionali (p. 79-121). Albertí raccoglie le reazioni delle istituzioni sulla stampa e le carte (p. 201-225) che abbiamo utilizzato per elaborare la mappa interattiva.

Contel riferisce minuziosamente delle sirene di allarme e degli edifici colpiti, raccoglie le testimonianze degli abitanti e segue il camion dell’esplosivo nel suo tragitto dagli edifici della compagnia del Parc i Tallers de la Inspecció General d'Enginyers de la Sagrera verso il colle del Montjuïc, con testimonianze dirette dei fatti (p. 71-90).