Vittime: Leopold Rodés Campderà

Leopold Rodés Campderà. [Foto: concessa da Santi Rodés]

Decano del Collegio dei Notai di Catalogna tra 1937 e 1938. Come la maggior parte dei decani, era discendente da un’importante famiglia di notai, che nel suo caso rogavano a Vidreres, dove erano proprietari dell’incarico ereditato dai Casells.

"Mio nonno Leopold e mia zia Filomena tornavano con un amico dalla messa in casa di una cugina, vicino a Gran Via /carrer Bruc. Stavano salendo per il carrer Balmes verso il carrer Aragó, dove vivevano, quando iniziò il bombardamento –spiega la loro nipote, Sofia Nadal–. Avevano paura delle bombe e si rifugiarono in una portineria. L'amico invece continuò a camminare e non gli successe nulla, mentre mio nonno e mia zia furono colpiti in pieno. Al nonno riuscirono a riconoscerlo solo dall’orologio."

Il suo incarico come decano del Collegio dei Notai fu il più breve della storia di questa istituzione (dal 27 dicembre 1937 alla sua morte, tre mesi e mezzo dopo). Va morir junt amb la seva filla Filomena durant l'explosió del camió al qual va caure una bomba a Gran Via cruïlla amb Balmes el 17 de març de 1938.

Leopold Rodés era nato il 20 novembre 1868 a Santa Coloma de Farners. El 1877 va iniciar els seus estudis a Girona, en què es va denominar ensenyança domèstica, és a dir, va estudiar amb professors particulars. El 1889 es va llicenciar en dret civil i canònic a la Universitat de Barcelona. Després d'una brillant oposició, va ser nomenat notari de Vic el 1895.

Il suo incarico come decano del Collegio dei Notai fu il più breve della storia di questa istituzione (dal 27 dicembre 1937 alla sua morte, tre mesi e mezzo dopo). Morì insieme a sua figlia Filomena, in seguito all'esplosione del camion colpito da una bomba all'incrocio tra Gran Via e carrer Balmes, il 17 de marzo 1938.

Leopold Rodés era nato il 20 novembre 1868 a Santa Coloma de Farners. Nel 1877 aveva iniziato i suoi studi a Girona, studiando a casa con professori privati. Nel 1889 si laureò in Diritto civile e canonico presso l'Universitat di Barcellona. Dopo aver superato brillantemente il concorso, fu nominato notaio di Vic nel 1895.

Foto di gruppo della famiglia Rodés, tra 1925 e 1930. [Archivio Rodés-Nadal]

Molto legato al mondo della cultura, amico intimo del compositore Enric Granados –che spesso si esibiva a casa sua–, Leopold Rodés apparteneva a una famiglia conservatrice e cattolica. Cinque dei suoi dodici fratelli e sorelle furono religiosi. Tra di loro va ricordato Lluís (1881-1939), gesuita e astronomo di rilievo, che fu direttore dell'Osservatorio dell'Ebro di Roquetes.

Nel 1893 si sposò con Sofia Areñas (1875-1954), appartenente a una conosciuta famiglia di fotografi di Barcellona, che avevano uno studio al carrer Hospital. Con lei ebbe tredici figli. Stando al bisnipote Santiago Rodés, i suoi discendenti si ritrovano ancora con frequenza.

I temi trattati dal decano Leopold Rodés e dalla sua giunta direttiva furono numerosi, tutti legati al contesto della guerra: confiscazioni di uffici notarili da parte della polizia, cadute di bombe su studi notarili, assenza di locali, morte o assenza di notai, nomina di sostituti, assenza di fondi, distruzione di documenti e smembramento di archivi, ricostruzione di protocolli e richieste di aiuto, ecc.

Il signum di Leopold Rodés Campderà. [Collegio dei notai di Catalogna]

[Con informazioni tratte dal libro 'Els degans del Col·legi de Notaris de Catalunya. Cent cinquanta anys d'història de la corporació notarial catalana (1862-2012)', di Laureà Pagarolas e Lluïsa Cases, edito dal Collegio dei notai della Catalogna e dalla Fondazione Noguera]

[Ringraziamenti: Joan Rodés, Santi Rodés e Sofia Nadal]